Costa del sole in bicicletta: il mare trasparentissimo dell’Elba. Qui eravamo vicini alla spiaggia del relitto.
Non c’è davvero un modo migliore della bicicletta per esplorare l’isola d’Elba: offre dei fuoristrada stupendi e il traffico è abbastanza contenuto. Ci sono percorsi per tutti i gusti e per tutte le difficoltà, qui ve ne propongo uno veramente molto semplice – la costa del Sole in bicicletta la possono affrontare tutti, anche le famiglie con figli. Se volete qualcosa di più impegnativo con un po’ di fuoristrada invece potete provare con il percorso Calamita, che consiglio qui con altri per girare l’isola d’Elba in mountain bike.
La costa del Sole comprende Cavoli, Secchetto, Fetovaia, Pomonte, Chiessi e colle d’Orano. In questa zona si trovano alcune delle spiagge più rinomate dell’isola, con acque cristalline e spiagge sia di sabbia che di sassi. Il breve percorso che abbiamo fatto noi va da Cavoli a Chiessi, quindi saltando colle d’Orano. Il fatto di girare in bicicletta ci ha permesso di poterci fermare con calma di spiaggia in spiaggia, senza doverci preoccupare del parcheggio nè degli orari.
Il percorso è di circa 10 km (quindi 20 km se volete farlo andata e ritorno) ed è tutto interamente su asfalto, lungo la strada delle macchine. E’ un percorso facile, adatto a qualsiasi tipo di bicicletta, vanno bene sia la mountain bike che la graziella. Sia che partiate da Chiessi che da Cavoli, è tutto più o meno in leggero saliscendi, ma le pendenze sono minime e non serve essere molto allenati. Noi lo abbiamo fatto a giugno e le strade erano veramente tranquille, quindi pur essendo a bordo strada non abbiamo patito per niente la presenza delle macchine.
N.B.: oltre ad acqua a sufficienza ricordate di portare una catena per legare le biciclette – probabilmente non avrete modo di tenerle accanto a voi in spiaggia.
Costa del sole in bicicletta: le spiagge de vedere e le soste da fare
Cavoli
Abbiamo lasciato la macchina a Cavoli la mattina presto per inforcare le bici. La spiaggia di Cavoli, che ci siamo goduti per un’oretta prima di andare via, è veramente una delle più belle che abbia visto all’Elba. Il mare è stupendo, trasparente, la spiaggia è abbastanza ampia ed è di sabbia. Sul lato destro c’è anche una scogliera frequentata dai bagnanti. Già a giugno però era parecchio affollata…
Sbagliare strada da questo punto in poi è veramente impossibile, dato che c’è un’unica litoranea (la provinciale 25) che attraversa tutti i paesi della costa del Sole. Sul lato sinistro vi troverete sempre il mare, mentre sul destro per buona parte del tragitto vi riparerà il monte Capanne, la montagna più alta dell’Elba.
Secchetto
A dimostrazione di quanto poco atletica sia stata la nostra giornata, dopo nemmeno due chilometri eravamo già fermi a fare colazione. L’antico forno di Secchetto offre brioche e cappucci, ma anche focacce, pizze e brioche appena sfornati (ottimi anche d’asporto per il pranzo). La spiaggia di Secchetto è più piccolina e meno nota delle altre, ma con un mare altrettanto bello. Purtroppo essendo gli spazi più ridotti è molto affollata.
Noi abbiamo tirato oltre – uscendo dalla città iniziano lunghe coste mozzafiato, a picco su un mare trasparentissimo. L’odore della macchia mediterranea pervade tutto il percorso. A circa 1km da Secchetto troverete un spiazzo per le auto e una discesa che arriva fino agli scogli conosciuto come le piscine. Si tratta di scogli piatti a picco sul mare, perfetti per prendere il sole e da sempre frequentati dai nudisti. I sentieri successivi prima di Fetovaia invece portano sempre alla scogliera la Calle, un’altra zona simile di scogli piatti, sempre frequentata dai naturisti.
Fetovaia
Fetovaia è una considerata una delle spiagge più belle dell’isola d’Elba – la troverete consigliata su tutte le guide. La spiaggia è di sabbia bianca ed è poco ventosa perché riparata da un promontorio e da alberi di pino marittimo. L’acqua è trasparente e si abbassa lentamente. Bellissima, per carità, ma anche piena di gente – noi ci siamo capitati in un giorno in cui l’acqua non era bellissima e dopo qualche ora ce ne siamo andati…
Subito dopo Fetovaia però abbiamo trovato un piccolo tesoro meno noto ai turisti, anche per la difficoltà di accesso. Circa 2-3 km dopo Fetovaia infatti un piccolo sentiero si addentra nella macchia mediterranea,scendendo fino ad arrivare alla bellissima e più remota spiaggia delle tombe. Il nome spettrale di questa spiaggia deriva probabilmente dalla presenza in tempi antichi di tombe etrusche. E’ tutta di ciottolini neri che la rendono veramente unica e diversa da tutte le altre della costa. Ma soprattutto, qui non troverete nemmeno un bar né file di ombrelloni piantati – è probabilmente l’unica spiaggia veramente “selvaggia” della costa del Sole. Noi ci siamo capitati in una giornata coperta ed eravamo le uniche persone sulla spiaggia oltre a 2 turisti.
Il sentiero per arrivare a le Tombe non è in ombra, ma immerso nella macchia mediterranea (in estate c’è un profumo pazzesco). Sconsiglio di percorrerlo in bici, a meno che non abbiate parecchia esperienza e una mountain bike. A piedi si può affrontare senza problemi – noi abbiamo lasciato le bici legate in cima.

Costa del sole in bicicletta: i ciottoli neri della spiaggia delle Tombe, una delle più selvagge della costa. E’ una delle poche in cui le tartarughe marine depongono ancora le uova.
Pomonte
Pomonte offre diverse spiagge, una dopo l’altra. La prima che inontrerete è l’Ogliera, poi a seguire c’è la spiaggia del relitto e poi la spiaggia vera e propria di Pomonte (o delle Scalette). L’Ogliera è una tranquilla spiaggia di sabbia e ghiaia, chiamata così per via dello scoglio dell’Ogliera che si vede dalla riva. La nave mercantile Elviscot affondò nel 1972, proprio andando a sbattere contro questo scoglio. Il che ci porta ovviamente alla spiaggia del relitto, una spiaggetta di ciottoli da cui è più facile osservare il relitto sott’acqua. Infatti la nave è ancora lì e si trova a soli 8-12 metri di profondità, il che la rende perfetta anche per i sub poco esperti.
La spiaggia di Pomonte è sempre di ciottoli e altrettanto nota per lo snorkeling e il windsurf (nel pomeriggio su questo versante tira vento). Poco dopo troverete anche la scogliera del Calello e Cala Maestrale, un’altra zona di scogliere di granito basse e piatte proprio sul mare. Qui non ci sono nudisti, ma un piccolo molo di tre metri da cui è possibile tuffarsi in mare.
Chiessi
La spiaggia di Chiessi non è grandissima, ma particolare. Infatti è tutta rocciosa, formata da grossi scogli in granito. E’ molto nota per il suo vento pomeridiano e per questa ragione molto amata da chi pratica windsurf. Chi è meno atletico può darsi allo snorkeling: i fondali marini qui sono molto belli e ricchi di pesci – d’altronde anche nelle insenature delle rocce è molto semplice avvistare dei granchietti.
In caso voleste allungare o modificare questo percorso, siete nel posto giusto: all’Elba praticamente ad ogni passo c’è una spiaggia meravigliosa o un sentiero da seguire nella macchia. Per maggiori informazioni e foto di tutte le spiagge potete visitare il sito web dedicato all’isola d’Elba, che come sempre è super dettagliato ed utile.
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