Cos’è il Sahti? non quello della foto qui sopra, sono due bicchieri di semplice Lapin Kulta, la lager industriale finlandese anche soprannominata piscio di renna. Le bottiglie di plastica del Sahti non sono altrettanto fotogeniche!
Cos’è il Sahti e come si prepara?
Il Sahti viene definita una “birra dal sapore antico” o se vi fa più figo dirlo in inglese una “old school beer”. Si produce in Finlandia (soprattutto nella zona settentrionale) almeno dal 1700. Anche su qualche isolotto dell’Estonia e sull’Isola di Gotland (Svezia) c’è qualche pazzoide che lo produce, ma nel resto del mondo praticamente nessuno sa che cosa sia.
Questa birra tradizionale è stata definita da molti una delle ultime birre “autentiche” tradizionali e la sua ricetta si tramanda ancora prevalentemente per via orale, di produttore in produttore o di padre in figlio. Probabilmente anche per questo su cos’è il sahti e come vada preparato esattamente ci sono versioni differenti: può essere a base di segale, orzo, frumento o avena. Non viene pastorizzato né filtrato, quindi è piuttosto torbido. Ha un colore marrone-ambrato e cosa più strana non è carbonato come le birre a cui siamo abituati. C’è chi dice sia in grado di ubriacare con un bicchiere e in effetti come gradi alcolici siamo molto sopra a una lager – il Sahti è alcolico tra il 6% e il 12%.
Tradizionalmente si produceva in un grosso tronco scavato sul cui fondo venivano stesi dei rami di ginepro e paglia di segale e veniva aggiunto solamente lievito. La bevanda veniva solo scaldata, senza essere bollita (oggi i produttori industriali la portano ad ebollizione per motivi sanitari).
Se pianificate un viaggio in Finlandia troverete facilmente il Sahti delle due principali marche industriali (Lammin e Finlandia) nei negozi Alko, monopoli statali per la vendita di alcolici. I moltissimi produttori “casalinghi” difficilmente vendono al pubblico, ma ci sono diversi birrifici artigianali che sull’onda della rivalutazione del Sahti stanno iniziando a produrre la loro versione (ad esempio il birrificio Koskipanimo di Tampere ne fa una versione come sua birra di Natale e Pyynikin Brewing company sempre di Tampere ne fa una versione luppolata).

Cos’è il Sahti? Solitamente una bevanda marroncina e sgasata in una bottiglia di plastica. Questo si che è Sahti e della marca Finlandia, una delle due più popolari della Finlandia (live dal Dream Hostel di Tampere).
Che sapore ha il Sahti?
Ho bevuto il mio primo Sahti a Tampere, che tra l’altro penso sia una delle città più belle in assoluto della Finlandia. Dopo averne letto su svariati blog di birra come dell’ultima “autentica birra antica”, siamo andati apposta in un Alko per acquistare questa meraviglia in un bel bottiglione di plastica. Siamo tornati al nostro ostello (il Dream Hostel, molto bello) apposta per gustarla in religioso silenzio e solitudine.
A parte la presentazione nella bottiglia di plastica, il Sahti non è super invitante: un liquido marroncino, sgasato, che sa di cereali ed è abbastanza alcolico e dolcino. E posso garantire che infatti non è per tutti. Bevendolo la mia prima impressione è che fosse proprio una bevanda da ubriaconi. Mi potevo tranquillamente vedere a berlo seduta sul pavimento di una stazione o a notte tarda in un McDonald’s, con una porzione di patatine a un euro. Mi ha ricordavo un po’ una versione più alcolica di Kvas (una bevanda a base di cereali poco alcolica tipica dell’Europa dell’est), oppure qualche esperimento di brassificazione casalinga mal riuscito di amici.
Nei giorni seguenti ho assaggiato diversi Sahti e la mia opinione non è cambiata. Abbiamo partecipato anche ad un festival di microbirrifici, il Suuret Oluet a Turku dove abbiamo incontrato alcuni dipendenti del birrificio Lammin, specializzato in Sahti. Continuo a pensare sia una bevanda un po’ grezza, che scende per la gola e sai già che ti si piazzerà sullo stomaco.
Eppure, già nel mio ostello di Tampere, bevendo la mia Finlandia pure non freschissima, era molto contenta di aver provato il Sahti ora. Perché non ci sono dubbi sul fatto che sia un gusto decisamente “old school”, ma sono sicura che nei prossimi anni cambierà molto. Innanzitutto perché i principali blog di birra (italiani e stranieri) che giustamente sono stanchi di parlare di IPA e magari pure del fatto che le birre acide saranno il nuovo boom, ne hanno già tutti parlato come di una gloriosa novità. E poi in Finlandia non c’è città medio-grande che non abbia il suo birrificio e chi non vorrebbe offrire un prodotto unico, locale e spiccatamente finlandese?
Ma il Sahti non può conquistare il grande pubblico così com’è e se mai dovesse avere un vero boom, sicuramente verrà raffinato e probabilmente pure luppolato. Le versioni che si trovano nei birrifici artigianali di Tampere, che comunque è tradizionalmente zona di Sahti, sono già diverse da quella tradizionale. Probabilmente nei prossimi dieci anni diventerà più bevibile, dignitoso e ci dimenticheremo delle gloriose birre di plastica. Ma se volete provare una vera e propria old school beer, questo è il momento di gustare il Sahti. Andate in Finlandia, fatevi un giro da Alko e trovate da abbinarci del cibo tosto – ok hamburger esagerati, fritti e piatti che non includereste mai in una dieta.
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