Cosa vedere a Gijon: la famosa statua “Elogio del Horizonte” dell’artista basco Eduardo Chillida, simbolo della città. 

Gijon è una delle principali città della regione delle Asturias e si trova sul cammino di Santiago del Nord, la versione più antica e impegnativa del cammino. L’ho visitata per lavoro poco tempo fa ed è stata veramente una piacevole sorpresa.

Ho capito che la regione di Asturias mi avrebbe lasciato un ricordo indelebile già quando il mio aereo, partito da Madrid, ha iniziato a sorvolare le sue coste frastagliate, interrotte da insenature e ricoperte di boschi verdissimi. Asturias non c’entra nulla con lo stereotipo che gli italiani hanno della Spagna: è una regione montuosa, con alte scogliere a picco sull’Atlantico, un clima piovoso e una passione sfrenata per il sidro (qui trovate la mia super guida alla sidra asturiana). Se ci aggiungiamo che uno dei simboli della regione è la gaita, la cornamusa locale, ditemi ancora che non merita una visita…

Cosa vedere a Gijon?

Meno famosa e turistica della vicina Oviedo, Gijon ha però un’atmosfera veramente speciale. Tra i palazzi del centro spuntano edifici modernisti e mosaici art nouveau, ad ogni angolo ci sono bellissimi caffè e ovviamente pub e sidrerie. Il porto, affacciato direttamente sull’atlantico, è attivo da più di 500 anni.

Per visitarla consiglierei almeno una giornata, anche perché uno dei momenti migliori per godere la vista sull’oceano è il tramonto, quando i locali del porto si animano. Qui sotto trovate la mia personale mappa dei posti più belli della città, è un itinerario che si può benissimo percorrere a piedi.

 

 

Cimadevilla: se mi chiedete cosa vedere assolutamente a Gijon, sicuramente vi rispondo Cimadevilla, che è il nucleo più antico della città. Pare che la sua fondazione risalga ai tempi dell’antica Roma, quando si chiamava oppidum Noega. Si trova in una posizione veramente invidiabile, in cima ad una collina che affaccia sul mare. Si dice che la sua forma vista dall’alto ricordi la testa di un gabbiano che ha come ali la playa de San Lorenzo e il porto. Anche se molto piccolo è caratteristico e pieno di atmosfera ed è un piacere passeggiare tra i viottoli. Troverete diversi ristoranti e bar dove gustare una birra o un bicchiere di sidro.

Museo Casa natale de Jovellanos: casa natale di Jovellanos, importante illuminista ed intellettuale spagnolo originario proprio di Gijon. Si trova a Cimadevilla e il suo secondo piano ospita un’importante collezione di opere di artisti asturiani del XIX-XX secolo. Una buona occasione per conoscere un po’ meglio lo spirito locale.

Fuerte viejo e bateria de santa Catalina: Sulla collina di santa Catalina si trovano sia Cimadevilla sia questo antico forte militare del XXVII secolo, a piccolo sul mare. Oggi l’intera zona è un parco con una super vista, in cui si trova anche il famoso elogio del horizonte.

Elogio del horizonte: statua simbolo della città, realizzata dall’artista basco Eduardo Chillada e inaugurata negli anni ’90. Ho letto su internet che gli asturiani l’hanno soprannominata per la sua forma “water di king kong” (arte contemporanea, love it ot hate it). Vedrete diverse persone che le si piazzano davanti per guardare l’oceano – infatti per un effetto ottico l’orizzonte del mare risulta più alto se osservato attraverso la statua.

Escaleras del rock: non conosco la storia di questa chicca nascosta, però è sicuramente uno degli angoli più “instagrammabili” della città. Si tratta di una scalina colorata che scende dalla collina di Santa Catalina, su ogni gradino troverete il nome di un gruppo rock.

Estatua del pelayo: il Pelayo, o pelagio delle Aturie nella terribile versione italiana, era un nobile del 700. In quel periodo la Spagna era stata quasi completamente invasa dagli arabi e Pelayo si era rifugiato proprio nella zona di Gijon. Secondo la leggenda fu proprio lui, per vendicare la sorella violata da un governatore musulmano, a dare inizio alla reconquista (la riconquista dell Spagna). Trovere la sua statua in Plaza del Marqués, proprio di fronte al mare.

 

Cosa vedere a Gijon: il palacio de Revillagigedo, di fronte al porto e alla statua del Pelayo. 

Revillagigedo: questo palazzo barocco del XVIII secolo è a mani basse il più bel palazzo di Gijon, proprio di fronte alla statua del prode Pelayo. Oggi è sede di una fondazione che dovrebbe ospitare mostre d’arte, ma mi sembra di capire che sia quasi sempre chiuso. 

Plaza major: che città spagnola sarebbe senza una Plaza Major? anche Gijon ne ha una e ogni fine settimana ospita un mercado artesano y ecologico. Se capitate in settimana potrete comunque godere dei suoi bar e dei suoi portici. 

Parroquia San Pedro: questa chiesa sul mare non è di solito inclusa negli itinerari turistici di Gijon, ma è proprio in centro e io l’ho trovata suggestiva. Sarà che entravano con me pellegrini con la conchiglia del cammino e per un po’ mi sono sentita in viaggio con loro. Comunque, la chiesa attuale è un ricostruzione in stile romanico dello scorso secolo, dato che la chiesa originale è andata distrutta in un incendio. Si conservano ancora qui però i resti dell’idolo locale Jovellanos, scampati alle fiamme. Se entrate non perdetevi la parte del coro dietro l’altare, ricoperta di mosaici.

Terme romane di plaza Valdes: il primo nucleo di Gijon è stato una oppidum romana e i segni più evidenti di questa eredità li troverete in piazza Valdes. Qui, accanto ad una statua di Ottaviano Augusto, c’è l’ingresso alle antiche terme romane, gli antichi bagni pubblici dell’epoca.  

Playa de San Lorenzo: se quando ci passate davanti non vedete proprio nessuna spiaggia, tranquilli – non siete nella città sbagliata. Semplicemente le sabbia appare e scompare a seconda delle maree. 

Antigua pescaderia minucipal: questo bel mercato del pesce dei primi del ‘900 oggi è stato trasformato in un edificio municipale, ma le sue vetrate che riflettono il mare valgono un’occhiata. 

Real instituto Jovellanos: questo ex liceo fondato alla fine del 1700 da Jovellanos ospita oggi un centro culturale. Durante la mia visita c’era una piccola mostra sulla storia del sidro asturiano, tra l’altro gratuita. 

 

Dove acquistare souvenir a Gijon?

Calle Corrida: è una delle vie principali della città, un’ampia strada pedonale piena di bar e negozi. Ideale se volete fare un po’ di shopping. 

Les camisetes: mi sono innamorata di questo negozio di souvenir, che offre magliette e gadget di ogni tipo a tema Asturias. A Gijon hanno due negozi, uno in Plaza Marques e uno in calle San Bernardo. I loro prodotti sono acquistabili anche online attraverso l’ecommerce ufficiale les camisetes, nel caso aveste dimenticato di prendere qualche regalo…

 

Dove mangiare e bere a Gijon?

Dopo esservi dedicati a cosa vedere a Gijon è ora di concedervi una pausa. La città è zeppa di sidrerie e caffè, quindi avrete sicuramente molta scelta. Nella mia breve permanenza però due locali che mi sono rimasti nel cuore e che mi sento caldamente di consigliarli entrambi.

Ho bevuto il mio primo bicchiere di sidro asturiano al Lavaredu, un bar di Cimadevilla (l’ho inserito nella mappa). E’ uno di quei bar che quando entri ti mettono quasi a disagio, perché si capisce subito che sono frequentati solo da locali e habitué che si conoscono tutti. Il cameriere, un sudamericano alto quasi due metri, ci ha spiegato in modo spiccio che non solo non potevamo avere il sidro in bicchiere (solo bottiglie!), ma dovevamo pure berlo tutti dallo stesso bicchiere. Non sarà il bar più cool di Gijon, ma l’esperienza è sicuramente autentica e le tapas della casa sono ottime.

Per cena invece siamo stati a El Planeta, un posto di fronte al porto che a detta dei suoi stessi dipendenti “fa il pesce migliore del planeta”. Siamo arrivati al ristorante che era ancora chiuso (dannati spagnoli che mangiano tardissimo), ma vagando per Cimadevilla abbiamo incontrato una delle cameriere che andava al lavoro, ci siamo fatti una passeggiata insieme e ci fatto entrare con lei dalla cucina. C’è una bella atmosfera casareccia, i prezzi sono onesti e il pesce ottimo. Lasciatevi consigliare dalle cameriere – sanno il fatto loro.

 

Cosa vedere a Gijon: vista della playa di San Lorenzo dalla chiesa di San Pedro. 

La Gijon letteraria che non ti aspetti

Uno degli eventi più famosi in città è la Semana negra, che si tiene a luglio. Si tratta di un festival letterario un po’ particolare – innanzitutto perché è dedicato soprattutto a generi popolari come noir, science fiction e fantasy. In città è quasi una festa popolare, accompagnata da sagre, mercatini, fuochi d’artificio e luna park. Se vi interessa partecipare trovate tutte le informazioni sul sito web ufficiale della semana negra.

Un altro appassionato di Gijon è lo scrittore sudamericano Luis Sepúlveda, che non solo ha vissuto in città, ma che organizza qui un salone del libro iberoamericano.

 

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