Come funziona l’economia cubana: una panetteria/pasticceria nel centro di Viñales, nel nord di Cuba. 

Dove si comprano le cose a Cuba?

Quando siamo atterrati a La Habana ci siamo subito scontrati con la dura realtà del paraiso socialista. Avevamo volato da Milano con Aeroflot, e il bagaglio del mio ragazzo era andato perso (insieme a molti altri, a giudicare dalla fila al lost&found). Stupidamente, non aveva portato quasi nessun cambio nel bagaglio a mano e lo attendevano 2/3 giorni senza vestiti di ricambio. Che problema c’è, penserete voi, le cose essenziali basta comprarle in centro, finché non vi riconsegnano lo zaino.

E invece no, perché trovare la maggior parte dei beni essenziali, pur in una città da 2 milioni abitanti come La Habana, non è affatto semplice. Così ad esempio quando abbiamo chiesto alla ragazza del nostro albergo dove potevamo comprare un paio di mutande, non sapeva dove mandarci. A Cuba troverete ad ogni angolo negozi statali e mercati che vendono o distribuiscono generi alimentari (frutta, pane, uova). In città troverete anche dei piccoli supermercati statali dall’aspetto un po’ più moderno, vendono una limitata scelta di sapone, snack, e liquori d’importazione. Non avrete grandi problemi a mangiare insomma, anche se capita che alcuni alimenti a volte scarseggino per molto tempo (nel 2018 mancava il pane e prima le uova, perché un uragano aveva ucciso molte galline…). Per i turisti questo non è in realtà un grande problema, perché inspiegabilmente i proprietari delle nostre casas particulares sono riusciti a non farci mancare mai nulla in tavola. Nonostante per i cubani non ci fosse farina perché “i mulini erano rotti”, non ci è mai mancato il pane, a nessun pasto.

Se doveste avere bisogno invece di acquistare uno spazzolino da denti, un lucchetto oppure un capo di abbigliamento, vi auguro buona fortuna. La situazione articoli per la casa a La Habana è la seguente: ho visto 1 unico negozio di articoli per la casa, con in esposizione in vetrina quelli che credo fossero degli arrugginiti falcetti di inizio secolo. Se volete comprare dei vestiti invece, in centro potete scegliere tra poco meno di una decina di negozi. Potete provare a percorrere Boulevard San Rafael, dietro il Capitolio, dove dovreste trovare un negozio Adidas e qualche negozio cinese, che Gennaio 2019 era ancora in allestimento. Altrimenti in Plaza Vieja troverete un negozio Paul Shark e un altro negozio multi marca che espone vestiti Benetton e Nike. I prezzi come immaginerete non sono proprio abbordabili, si parla di almeno 20-50 dollari per una maglietta e 30 dollari per un paio di mutande (che tra l’altro abbiamo trovato solo nel negozio multimarca di Plaza Vieja). Non stupitevi quindi se i cubani più poveri per strada non vi chiederanno quasi mai soldi, ma sapone o vestiti.

Tutto questo mi lasciava confusa: come funziona l’economica cubana e come fanno le persone a trovare beni di prima necessità?

L’alternativa c’è ed è bussare a qualche vicino. Spesso vedrete delle case con le porte semi aperte e una serie di articoli disposti sul tavolo (nuovi o usati, spesso portati da qualche parente residente all’estero). La vendita privata sarebbe vietata dalla legge, ma questi piccoli mercati neri proliferano. Spesso molti espongono un cartello con l’elenco degli articoli che offrono, ma potete provare a chiedere quello che vi serve anche se non lo vedete. Affidatevi ai cubani, sono abituati ad arrangiarsi da decenni. Il consiglio è comunque di mettete nel bagaglio a mano tutto l’essenziale per sopravvivere.

Se volete scoprire come funziona l’importazione a Cuba e come mai solo alcuni beni entrano nel paese, qui racconto di quando ho conosciuto un importatore spagnolo che vive lì.

 

Come funziona l’economia cubana: mercato contadino nel centro di La Habana. 

Moneda nacional e CUC, quando utilizzarle e qual è la differenza

 

A Cuba esiste di fatto una doppia economia e una doppia moneta. La moneda nacional o Peso Cubano (CUP) è la valuta che lo stato utilizza per pagare i dipendenti pubblici. I turisti in aeroporto invece generalmente cambiano i propri euro in Peso Convertible (o CUC, che in spagnolo si pronuncia se-u-se). Anche tutti i lavoratori cubani che lavorano con i turisti hanno accesso ai CUC (esempio: autisti di taxi collettivi, proprietari di casas particulares, camerieri…). I turisti fanatici del paraiso socialista non vedranno l’ora di avere in mano la moneta da 1 Peso Cubano, che raffigura Ernesto Che Guevara (ecco come ho aiutato una signora russa ad ottenerla).

La differenza principale tra le due monete è il valore: un CUC vale più meno come un dollaro, mentre un CUP vale circa 25 volte meno. Lo stipendio di un dipendente statale è mediamente 25$ al mese (600/650 CUP), mentre chi lavora con i turisti può arrivare a guadagnare gli stessi soldi in una sola giornata. Tutti hanno accesso agli stessi servizi (scuola e sanità pubblica etc.), ma non tutti hanno lo stesso potere d’acquisto. Il CUC è stato introdotto negli anni ’90, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, quando Cuba perse il suo principale partner commerciale e Fidel decise di investire tutto nel turismo per rilanciare l’economia.

La maggior parte dei locali accettano sia CUC che CUP, ma molto spesso nei locali dove i prezzi sono esposti in CUP spenderete molto meno (leggete cosa mi è successo da Coppelia). Potete cambiare in aeroporto i vostri euro in CUC e poi in banca o in un Cadeca (Casa de Cambio) cambiare una parte dei CUC in CUP. Dovunque andiate non potete cambiare gli euro direttamente in CUP, dovrete sempre cambiare CUC in CUP.

Come funziona l’economia cubana: negozio statale nel centro di Vinales. 

Quanto costa una vacanza a Cuba?

Purtroppo non è una falso mito quello secondo cui una vacanza a Cuba è abbastanza cara. Spesso per i turisti i prezzi sono molto simili a quelli che potreste trovare in Europa o negli Stati Uniti, nonostante si tratti di un paese del terzo mondo. Ma a seconda di quando siete disposti a spendere o dove andrete, una vacanza a Cuba potrebbe costarvi molto oppure molto poco. Nelle zone più turistiche del centro-nord (Vinales, La Habana, Varadero, Trinidad, Cinefuegos etc.) spenderete sicuramente di più. Ma più vi allontanate dalle rotte turistiche o vi spostate verso sud, più i prezzi si abbasseranno.

Per esempio, mi è capitato di pagare un pranzo a La Habana 35 CUC a testa (circa 35$), mentre pochi giorni dopo a Santa Clara ho speso solo 10$ a testa per un cenone di capodanno all you can eat, compreso di alcolici. Il consiglio è di orientarvi verso i locali che espongono i prezzi in CUP, quando ne trovate. Per darvi un’idea ho raccolto qui sotto alcuni dei prezzi che ho trovato a Cuba nel 2019, in locali dove ho pagato in CUC o CUP

Pasto: 10-15 CUC per un pasto abbondante in una casa particular o in un ristorante statale, mentre si paga anche 20-30 CUC per un ristorante turistico in centro a La Habana.

Snack: ho pagato 1,5 CUC per un pacchetto di KREK (tipo TUC, circa 200 gr) in un negozio per turisti. Due giorni dopo ho comprato dal retro di un furgone per strada la stessa quantità di tostones (tipo grissini) per 10 CUP (circa 0,4 CUC).

Birra: 1,5 – 2 CUC nei bar turistici, ma si scende anche intorno a 1,2 $ (circa 30 CUP).

Prendendo un taxi colletivo o un Via Azul (autobus) manterrete tutto sommato contenuti i costi del trasporto rispetto al noleggio auto. Sconsiglio anche caldamente di prenotare negli hotel, che spesso sono molto cari ed offrono un pessimo rapporto qualità-prezzo. Le casas particulares, alloggi con bagno privato nelle case dei cubani, sono un’ottima soluzione per risparmiare e entrare in contatto con la gente del posto. Tra l’altro, molti di questi sono ormai veri e propri alberghi, con tanto di frigo bar e TV a schermo piatto in camera.

Se volete più informazioni, potete leggere i miei articoli su come spostarsi a cuba e su come si dorme in una casa particular.

 

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